Amazon Vine è giunto alla frutta?
Amazon Vine è il programma ufficiale di Amazon per la recensione dei prodotti e da quanto si apprende negli ultimi mesi sembra essere un progetto pressochè abbandonato dal colosso dell'e-commerce.
Migliaia di prodotti gratis
I più anziani all'interno del programma raccontano ancora oggi con entusiasmo che inizialmente venivano resi disponibili computer, smartphone, televisori di ultima generazione e molti prodotti all'avanguardia ancora prima che uscissero sul mercato ufficiale per essere testati e recensiti dalle Voci Vine, utenti scelti da Amazon per questo lavoro. In cambio del lavoro il prodotto restava al recensore senza dover pagare nulla. Ma oggi le cose molto cambiate e se il programma Amazon Vine resta un obiettivo di moltissimi, chi c'è dentro può descrivere una situazione molto critica che spiega come mai ci sia un immenso aumento di recensioni false negli ultimi tempi.
Amazon Vine oggi è cambiato
Etichette magnetiche, lampada da scrivania USB, integratore di magnesio, cover per Xiaomi Poco X3, gel per addominali, supporto da tavolo per smartphone e 10 ganci di silicone per mascherine. Questa l'offerta dei prodotti Vine ad oggi. Ben diverso da quanto si narra. Per la precisione, contando tutti i prodotti di tutte le categorie, da mesi i numeri calano di settimana in settimana ed ora sono appena 262 prodotti i prodotti recensibili di questa tipologia (verso oltre 4.000 alla fine dello scorso anno nonostante la pandemia), per lo più nella fascia di prezzo 5-20€.
E' evidente che l'offerta insignificante del programma ufficiale determini per i recensori disponibilità a collaborazioni "non ufficiali" e per i venditori "opportunità da cogliere". Il risultato è un flusso di recensioni discutibili e molte più probabilità che nascano "accordi" diretti tra azienda e acquirente a scapito dell'acquirente finale che dovrebbe essere tutelato.
E negli altri Stati in cui opera Amazon siamo messi meglio? A parte l'USA che non fa testo, le abitudini di consumo sono completamente diverse ed Amazon è quasi l'unico portale per acquistare, quindi anche il flusso di prodotti è decisamente più immenso, nel resto d'Europa siamo tutti più o meno sulla stessa barca. La Spagna, messa peggio di noi, la Francia molto simile, la Germania anche.
Recensioni acquistate
E così, mentre il programma ufficiale va a rotoli, forse complice il fatto che ai venditori è richiesto di pagare (oltre al prodotto e le spedizioni) per ottenere le recensioni Vine, un assurdo meccanismo che certamente non incoraggia, in parallelo spopolano gruppi di ogni genere in cui i venditori, o chi per loro, chiedono recensioni a 5 stelle in cambio del prodotto gratuito con una capacità di tormentare i recensori sorprendente. Una sorta di "provalo e fammi sapere, ma che visto che te lo regalo, ci siamo capiti, fammi buona pubblicità!".
Del resto se nemmeno Amazon crede più nel programma di recensioni, tanto da lasciarlo al suo destino, è difficile immaginare che il problema delle recensioni false si smorzi in qualche modo, e in questo mare molti ci navigano. E poi, cara Amazon, non ti lamentare se noti un aumento di resi perchè con questo meccanismo per il quale credi di comprare una cosa e poi non è come sembrava, beh, è molto facile che torni indietro.
E se rendere Amazon Vine gratuito ai venditori fosse una buona soluzione? Se si permettesse ai venditori di proporre il prodotto dentro Amazon scegliendo loro a quale recensore proporlo anzichè buttarlo nel calderone di centinaia di Voci Vine? E se i recensori, che devono esprimere le loro categorie di preferenza, fossero così coinvolti solo nelle categorie indicate e non in tutte quelle che esistono? E se Amazon stessa obbligasse i venditori a mandare almeno 1 campione del prodotto per verificare che sia come dice nella scheda del prodotto?
Improvvisamente tutt'altro prodotto
Insomma, di soluzioni ce ne sarebbero migliaia, a volerle trovare senza mettere la testa sotto la sabbia.
E invece non sembrano esserci miglioramenti e i problemi si accumulano. Questo 2021 inizia con la compravendita delle "schede dei prodotti" per cui una volta con quella scheda si vendeva una telecamera ottima, poi la scheda viene venduta ad un altro venditore, con tutte le sue migliaia di recensioni positive, e inizia la vendita di "mascherine da quattro soldi" che si strappano appena le guardi. E tu credi di comprare un prodotto ottimo recensito da migliaia di persone e invece se guardi bene le recensioni e le foto si riferiscono a tutt'altro, e così ti prendi la sola del giorno.
E questo avviene sia per i prodotti venduti e spediti da terzi, sia per i prodotti che Amazon stessa spedisce. Un paradosso senza senso che non fa altro che aumentare i resi dei prodotti. Eppure, sebbene segnalato, nulla cambia.
Un po' come chi nel titolo del prodotto scrive "offerta del giorno" così da uscire nei risultati di chi in realtà cerca la sezione dedicata alle offerte e anche li crede di essere nel mondo delle promozioni e invece è nella sezione delle sole.
Ascoltare chi ha più esperienza
Forse, se Amazon ascoltasse un po' di più chi ha maturato anni di esperienza dall'altra parte, qualcosa si migliorerebbe assieme, ma certamente così siamo lontani dalla soluzione dei problemi e viene naturale chiedersi se alla fine, visto che le vendite aumentano e alla fine questo importa all'azienda, non sia un meccanismo che in fondo fa anche comodo molto più di recensori che dicono "no" a cinesate da quattro soldi vendute a prezzi assurdi.