Ho acquistato Google Home mini
Dopo un paio di mesi di resistenza tra prezzi eccessivi, estrema freschezza del prodotto, e bug ancora irrisolti, ora che la situazione è un po' cambiata ho comprato Google Home mini. Nei primi minuti ci ho litigato, poi le cose sono cambiate.
Acquistare Google Home Mini
Lo volevo acquistare su Amazon.it ma Google non lo vende attraverso Amazon, ha un suo store e vende il prodotto direttamente, soluzione che non ho per niente apprezzato e che mi ha spinto a cercare per mesi le migliori offerte di MediaWord ed Euronics alla ricerca del momento ideale per poi farmelo sfuggire e comprarlo in offerta a 40€ sul Google Store. Acquistato il venerdì, è arrivato due giorni lavorativi dopo ben imballato e confezionato.
Su Amazon.it c'è un venditore che propone la versione color corallo, molto bella, ma ad un prezzo che, rispetto all'offerta, era parecchio superiore, così Google Store alla fine ha vinto.
Prima configurazione di Google Home Mini
La prima configurazione è quasi banale per chi, come me, ha già altri prodotti Google in casa. Nel mio caso ho una Chromecast e quindi sul telefono già avevo l'app "Home" di Google attraverso la quale si rileva e si configura il dispositivo alla prima accensione. Fatto tramite un iPhone 6, subito ha rilevato un nuovo dispositivo nei paraggi e gli ha dato le credenziali del wifi per connettersi, si è registrato e si è autoconfigurato. Rapida rilevazione del mio timbro vocale dicendo quattro volte "ok Google" e "ehi Google" allenamento della voce ed è operativo per realizzare i miei desideri.
Ci ho litigato
Una volta configurato, come è ovvio che sia, gli ho fatto le domande più disparate per capire cosa sa fare Google Home Mini. Legge la mia agenda, sa dove si trova, dove lavoro, quanto tempo ci vuole da un punto a un altro, cosa succede nel mondo e quali sono le ultime notizie, sa riprodurre musica e far partire film sulla tv. E' in grado di far partire timer, sveglie, accendere e spegnere luci nelle stanze regolandone l'intensità e tanto altro. Le scintille partono quando provi a chiedergli una cosa formulando la frase in un modo che non innesca la risposta. Idem l'attivazione dell'assistente che ogni tanto si attiva per qualche strano motivo quando ci sono film in riproduzione o musica da altri dispositivi. Anche le traduzioni da una lingua all'altra sono tra il creativo e il fantasioso in buona parte dei casi.
Vera delusione invece, l'integrazione con IFTTT.com il servizio gratuito che permette di far parlare tra loro due dispositivi domotici. Mi aspettavo che si potesse far parlare l'assistente domestico nel caso in cui altri dispositivi, magari un sensore di una porta, innescassero l'allarme, e invece non è possibile. Google Home può rispondere e fare cose che gli personalizziamo noi, ma non è in grado di essere usato come azione finale di un trigger scatenato da altri dispositivi. Vera delusione sugli impiantid i allarme che potevano segnalare il pericolo rilevato e invece no.
Altra funzionalità veramente insensata è la lista della spesa che non va a finire su Google Keep, ma all'interno dell'app Home, che così deve scaricarsi chiunque deve poi andare a fare la spesa, soluzione decisamente meno integrata di quando finiva tutto in una lista di Google Keep.
Poi però, ci siamo riappacificati, l'ho configurato in tutte le sue parti in modo tale che chiedendo "le ultime notizie" le prenda da Sky Tg24, la musica la prenda da Spotify e l'agenda sia distinta tra la mia e quella dei familiari in casa, in questo modo risponde coerentemente con le informazioni dell'account di chi sta facendo la domanda distinguendo voci e vite connesse.
Dispositivi domotici in casa
Negli anni mi sono portato avanti con il lavoro ed ho acquistato prodotti che fossero compatibili con altri per cui ho potuto connettere subito le luci Philips Hue, il termostato Netatmo con termovalvole, la Chromecast connessa alla TV e ho già adocchiato una serie di prese domotiche controllabili da remoto e tramite Google Assistant e ciabatte elettriche dello stesso tipo.
Notizia interessante è l'imminente trasformazione del mio robot per le pulizie Proscenic 790T che la prossima settimana dovrebbe diventare integrabile con Google Home per avviare le pulizie di casa con un comando all'assistente domestico.
Il quadro che è un televisore
Tra le soddisfazioni date dalla domotica mi manca ancora il Samsung the frame, il quadro che in realtà è una TV Smart di Samsung ma sa mimetizzarsi benissimo tra i quadri di una casa proponendo immagini ambient quando c'è qualcuno nella stanza e trasformandosi in TV Smart a richiesta.
Una vera chicca che sul mercato vale oltre mille euro e per questo è da acquistare solo se in offerta, cosa che in questi giorni sta capitando su Amazon a circa 800€. Tanti soldi, si, ma per un prodotto veramente unico.
Google Home Mini e gli accessori mancanti
E' un vero peccato che in Italia, almeno su Amazon non ci siano ancora tutti gli accessori per Google Home Mini che invece sono disponibili, ma non acquistabili, sullo store cinese. Tante staffe utili, pacchi batteria per renderli portatili, accessori per appenderli a muri e prese, che qui in Italia non sono ancora arrivati.
Cari venditori cinesi, con tutto quello che avete portato in Italia, datevi da fare anche su questo!