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Google introduce il supporto nella lingua dei segni

| Marco Galassi | Blog

Ci sono 466 milioni di persone al mondo non udenti e con problemi di udito, per questo Google ha introdotto il supporto tecnico anche nella lingua dei segni americana per i propri prodotti.

Google introduce il supporto nella lingua dei segni

Videocitofono per comunicare con il supportoGoogle è impegnata da tempo a rendere accessibili i propri prodotti e servizi anche tramite app come Live Transcribe e Sound Amplifier che già da tempo aiutano le persone non udenti a comunicare e interagire con gli altri.

Se le persone con disabilità necessitano di supporto tecnico specializzato per i prodotti e i servizi di Google, ora possono rivolgersi a Google Disability Support dove, a partire dal 3 dicembre 2019, ci saranno specialisti della lingua dei segni americana (ASL) per aiutare le persone sorde o con problemi di udito attraverso i video chat, con l'aiuto di Connect Direct tramite TELUS international.

Supporto tecnico multicanale

Il supporto tecnico nella lingua dei segni si aggiunge ai canali già esistenti che includono email in lingua inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano e portoghese brasiliano, ma anche chat e telefono per le persone disabili. Oggi arriva anche il supporto video tramite la lingua dei segni, una sorta di videocitofono con il quale poter interagire con un operatore.

Gli specialisti ASL sono disponibili dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 17:00 PT, per rispondere a domande su caratteristiche e funzionalità di assistenza all'interno dei prodotti Google. Ad esempio, uno specialista ASL potrebbe mostrare come impostare il tuo nuovo Pixel usando Live Caption o come presentare diapositive utilizzando i servizi Google. Vale la pena ricordare però che questo nuovo canale è solamente in lingua inglese e al momento non si hanno notizie dell'arrivo in Italia.

Il team di supporto per la disabilità di Google è composto da sostenitori dell'inclusione che sono desiderosi di lavorare con la comunità e google per migliorare e modellare i prodotti di Google con il feedback delle persone che utilizzano i prodotti.

Un esempio da seguire?

Che Google sia innovativo e ami sperimentare non c'è dubbio, è anche vero però che le risorse e l'ecosistema a sua disposizione aiutano molto a creare servizi più inclusivi e innovativi.

Non molte altre aziende al mondo hanno le stesse risorse e quindi potenzialità. Eppure anche le altre aziende, piccole e grandi, hanno la necessità di restare al passo con i tempi che cambiano e quando un concorrente, Google in questo caso, lancia un nuovo servizio catturando l'attenzione di una nicchia di mercato, il mondo non può che interrogarsi se seguire il suo esempio o distinguersi in negativo.

Che sia la volta buona per spingere servizi digitali realmente accessibili alle persone diversamente abili?

Articolo di Marco Galassi fonte Google


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