Powered by Smartsupp Il rapporto degli Italiani con la sicurezza informatica - Webg.it
Skip to main content

Il blog di WebG

Il rapporto degli Italiani con la sicurezza informatica

| Marco Galassi | Blog

In occasione del SaferInternetDay Google presenta i dati relativi al sondaggio sul tema della sicurezza online voluto per analizzare il comportamento degli italiani di fronte ai pericoli informatici. Inutile dire che i dati sono allarmanti.

I pericoli

Il 54% degli italiani intervistati ha dichiarato di aver ricevuto email di phishing, il 15% ha affermato di aver avuto il pc infettato da virus o da altri malware (con informazioni personali rubate e manipolate), il 13% ha dichiarato di aver subito accessi non autorizzati ai propri profili social o ai propri account di posta elettronica, l’8% è stata vittima di scam.

Impostazioni di sicurezza

La metà degli intervistati dispone di password differenti per ognuno dei servizi online che utilizza, più del 38% degli intervistati continua ad utilizzare la stessa password per alcuni o addirittura per tutti i servizi online utilizzati. Quando si tratta di aggiornare le credenziali di accesso, circa un terzo degli intervistati (32%) cambia la propria password ogni 6/12 mesi, il 27% ogni 2/5 mesi, solo il 21% le cambia con frequenza mensile, e il 14% addirittura mai.
Situazione in chiaroscuro anche quando si tratta di impostare un secondo livello di protezione per accedere ai propri servizi online: un intervistato su quattro non ha mai utilizzato la verifica in due passaggi, mentre il 43% l’ha impostata solo su alcuni account. Le cose non vanno meglio per quanto riguarda la mail di recupero, visto che più della metà degli intervistati non l’ha impostata o l’ha impostata solo per alcuni servizi.

Aggiornamento software

Altro tasto dolente, nell'immaginario collettivo, è l'aggiornamento dei software che "si fa solo se serve" punto di vista traducibile in "se non mi funziona qualcosa e sono obbligato a farlo". Purtroppo però i mal intenzionati sfruttano proprio le vulnerabilità dei software all'insaputa dell'utente che è in pericolo proprio quando crede di essere al sicuro. Trascurare gli aggiornamenti non è mai una buona idea. Da qui la domanda: quante volte aggiornate il browser?

Il 32% degli intervistati afferma di farlo una o più volte in un mese, mentre il 19% una volta o meno di una volta ogni sei mesi. Il 19% dichiara invece di non farlo mai.

Quali dati proteggere?

Se il 51% teme principalmente che le informazioni di natura finanziaria (a partire dai dati bancari) possano cadere nelle mani sbagliate, il 14% nutre apprensione per le proprie informazioni di carattere personale (indirizzo di casa), il 13% invece per le informazioni legate a momenti personali (foto). Seguono email ai colleghi (5%) e siti visitati (5%). Il 12% dichiara infine di non sapere nulla al riguardo.

Educazione digitale

Anche per far fronte a queste problematiche, insieme a Altroconsumo e Telefono Azzurro, Google ha lanciato Vivi Internet, al meglio, disponibile visitando g.co/vivinternetalmeglio, un progetto che si propone di promuovere i principi base dell’educazione digitale attraverso un percorso formativo che si rivolge ai ragazzi, alle famiglie e agli educatori. Attraverso consigli strutturati e video pillole formative gratuite, "Vivi Internet al meglio" affronta cinque tematiche di assoluta rilevanza: dalla reputazione online, al phishing e truffe, dalla privacy e sicurezza, al bullismo online e alla segnalazione di contenuti inappropriati, con l’obiettivo di aiutare le persone ad utilizzare il web in maniera sicura e consapevole.

Articolo di Marco Galassi fonte Google


La Rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale Generativa nel Settore Non Profit

L'adozione dell'intelligenza artificiale generativa (AI generativa) sta trasformando il panorama delle organizzazioni non profit, offrendo soluzion...

Joomla 5: le 10 novità principali che cambieranno il tuo sito web

Nel mondo digitale, i siti web sono come organismi viventi: crescono, si evolvono e si adattano continuamente per offrire esperienze sempre miglior...

Google dice addio a Jamboard, cosa fare e quali alternative ci sono?

Google ha recentemente annunciato la dismissione dell'app Jamboard, uno strumento molto apprezzato per la collaborazione e la creazione di lavagne ...

Ecco come gestire molte PEC con il nuovo servizio "PEC Supervisore"

Se sei un professionista o un'azienda che gestisce un elevato numero di caselle PEC, sai quanto sia complesso e dispendioso il processo di monitora...